22 Jump Street
Visto direttamente nelle sale inglesi, come altri due film che recensirò prossimamente, mi ha sicuramente divertito anche se si poteva fare di meglio.
I due colleghi Schmidt e Jenko vengono mandati nuovamente sottocopertura, ma al college, per fermare il traffico di una nuova droga, che ha portato alla morte di una studentessa.
Alla regia abbiamo il duo Lord-Miller già alla direzione del precedente capitolo “21 Jump Street”, noti soprattutto per il loro passato di direttori di “Piovono polpette” e più recentemente di “The Lego Movie” (che devo ancora vedere).
La trama è un misto di trito e ritrito, situazioni già viste nel precedente film, richiami ad altre pellicole, dunque sotto quest’aspetto non brilla.
Tuttavia ciò accade perché la trama ha solo la funzione di scheletro per creare situazioni e gag divertentissime, non mi ha affatto annoiato, anzi mi sono divertito molto, strappa tante risate, ci sono scene davvero esilaranti.
Tutto ciò è reso possibile grazie ad una splendida interpretazione dei due attori principali ovvero del duo Channing Tatum- Jonah Hill, che rendono il divertimento di questo film possibile, ovviamente come ho premesso, il film l’ho visionato in originale, quindi non so qual è l’effetto che ha in italiano, poiché molte commedie una volta doppiate perdono molto.
Oltre alla comicità, altri due punti a favore di questo film sono sicuramente il montaggio, come ad esempio quando i due protagonisti vengono rapiti e li vediamo vagare nei loro mondi immaginari, ma anche la messa in mostra al termine della pellicola di tutti i “futuri” film del duo, grazie a delle locandine in cui li vediamo in diverse divertentissime situazioni, con citazioni ai grandi capolavori del cinema.
Sicuramente non annoia, se volete andarvi a vedere un film leggero e divertente ve lo consiglio, sicuramente un aspetto che non mi è piaciuto è la superficialità nella trama, avrebbero potuto tentare di raggiungere lo stesso divertente risultato, ma con una trama senza troppi buchi e senza troppe ripetizioni, cercando di emulare il successo del primo film, in cui certe situazioni erano la “novità”, ma che in questo film cadono nel banale e nel ripetitivo.
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