X Men: Giorni di un futuro passato.

Questa recensione nasce come “abusiva”, poiché al suo posto ci sarebbe dovuta essere quella di “Jobs”, ma essendo andato a vedere ieri sera l’ultimo capolavoro della Marvel, non potevo non approfittarne.

Nuova avventura per gli X Men in un mondo più cupo, poiché il mondo che conosciamo non c’è più, le sentinelle, robot creati per dare la caccia ai mutanti, hanno ridotto la popolazione mondiale, uccidendo anche coloro che in futuro avrebbero avuto figli mutanti. Così il Prof. Xavier, come ultimo tentativo di salvezza, decide di inviare Wolverine nel passato, per evitare che tutto ciò avvenga.

Alla regia, a garantire un prodotto di qualità, permeato dalle atmosfere caratteristiche dei primi due film della saga da lui diretti, abbiamo Bryan Singer. Mentre alla sceneggiatura, Simon Kinberg.

Scrivo questa recensione, partendo dal presupposto che il film mi è piaciuto molto. Temporalmente parlando, la trama è tutt’altro che scorrevole, almeno per i primi venti minuti lo spettatore medio, tipo me, si porrà almeno una ventina di domande, scaturite dall’intreccio del film, a cui troverà risposta solo con l’avanzare della pellicola. Un po’ di sana confusione iniziale non manca.

Non possiamo dire che l’espediente del viaggio nel tempo sia originale e nuovo, ma nonostante ciò il film non cade mai nello scontato o nel banale, anzi ci sono continui colpi di scena, ed il film in sé è coinvolgente, peripezia dopo peripezia, lo spettatore sarà costretto, sgomento, a chiedersi come riusciranno a risolvere la situazione.

Sempre sul piano della trama un aspetto che piace è quello “Puzzle”, ovvero una situazione fortemente intrecciata e confusionaria, in cui alla fine però ogni tassello ritorna al suo posto, con tanto di sollievo dello spettatore.

Il film presenta un ottimo montaggio, così come la fotografia, e la ricostruzione del passato, ma ho apprezzato ancora di più gli effetti speciali per rendere al meglio i superpoteri. Ammetto che la ricostruzione della città post-sentinelle, in computer grafica, non mi sia particolarmente piaciuta. Fotografia troppo cupa, ma quello era giustamente l’intento.

Altro aspetto che vorrei affrontare è quello “Villain”, non sono un gran patito dei Robot, poiché non possono essere psicologicamente interessanti, ma nel film non stancano. Io considererei anche questo film “di passaggio” per arrivare poi ad “X Men: Apocalypse”, poiché, forse sono stato l’unico ad avvertirlo fatemi sapere, mancava qualcosa al film, in fin dei conti i nostri eroi non dovevano fare altro che affrontare una serie di peripezie, caratterizzate da mini scontri con messa in evidenza dei superpoteri, per poi arrivare a fermare una mutante, quindi mancava un po’ l’elemento “Final Battle”, contro un villain vero e proprio o contro un altro mutante. Nel film, un po’ come in Wolverine- L’immortale, si è forse voluta dare maggiore importanza all’introspezione di alcuni personaggi come il prof.Xavier e Mystica.

Il film lascia un ricordo dolceamaro in chi l’ha visionato. Amaro per un po’ di confusione generale scatenata dalle mille domande che ci si pone nel mentre e nel dopo della visione, per questo senso di mancanza della “Final Battle” e del “Villain”, e fondamentalmente per il fatto che sia finito. Il dolce lo lascia perché è un film coinvolgente, emozionante, mai noioso o banale, o scontato, con risvolti della trama sorprendenti ed originali, e l’intero film è permeato di una forte, ma allo stesso tempo sottile, ironia che piace e strappa facilmente qualche risata.

Ci possono essere molte letture di questo film e molti temi, quindi quelli che avete colto voi comunicatemeli qua sotto, io, ad esempio, ho fatto miei temi come quello della speranza, della fiducia in noi stessi e negli altri, ma è presente, come nei film precedenti, il tema del diverso, e in più affermazioni di “Bestia” riguardo al destino, si puo’ cogliere un po’ di determinismo e di meccanicismo. Il film in generale puo’ essere letto come metafora di uno Stato che vuole sopprimere in ogni modo il diverso, omologando tutti quanti, o puo’ essere una metafora dei Lager. Le letture possono essere tante e diverse. 

Per concludere, non bisogna aggiungere nient’altro, si tratta di un ottimo film, ovviamente sempre se vi piacciono i Supereroi, fatemi sapere i vostri pareri qua sotto, ma in particolare ho una domanda da farvi, una delle tante che mi sono sorte, ma se Mystica prende il potere di Stryker, allora nel futuro Wolverine non avrà più l’adamantio?

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commenti
  1. Riccardo227 ha detto:

    Concordo in tutto quello che hai scritto. Non l’ho trovato tuttavia confusionaria. Ha la struttura tipica di un film thriller, e questo aspetto mi è piaciuto un sacco. Il punto di forza è, secondo me, quello che tu definisci una debolezza del film. La mancanza di un vero villani ha permesso di analizzare attentamente personaggi che prima facevano solo da sfondo (Mystica), e voleva sottolineare come la distinzione tra bene e male non sia così scontata. Comunque bella recensione. Se vuoi, c’è la nostra, se ti va. 🙂

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